Il fegato è l’unico organo del corpo umano che può rigenerarsi e questo rende possibile intervenire su questo organo asportandone delle porzioni con sicurezza per il paziente e ottima qualità di vita post operatoria. Si può asportare sino al 70% del volume totale con rischi limitati.
Il fegato ha delle suddivisioni anatomiche che permettono di effettuare la resezione del fegato senza comprometterne il funzionamento; in base al numero, alla sede e alle dimensioni delle neoplasie si identifica nel preoperatorio quale tipo di intervento eseguire.
Le tipologie più frequenti di resezione epatica sono:
- Epatectomia destra o sinistra: consistono nell’asportazione di tutto il lobo destro del fegato (segmenti 5, 6, 7 e 8) o di tutto il sinistro (2-3-4). Rappresenta il principale intervento di chirurgia maggiore
- Settoriectomia laterale sinistra: comunemente denominata “lobectomia sinistra”, poiché prevede l’asportazione del lobo anatomico sinistro. E’ l’intervento più frequentemente eseguito con tecniche mini-invasive.
- Segmentectomia: Asportazione anatomica di uno solo dei 9 segmenti in cui è diviso il fegato.
- Resezioni “a cuneo” o resezioni “wedge”: sono tutte quelle resezioni che non seguono la divisione anatomica del fegato e prevedono la rimozione di una parte di fegato di estensione inferiore ad un segmento.
In alcuni casi è necessaria la resezione e ricostruzione di grossi vasi (arteriosi o venosi) che portano il sangue verso il fegato; queste metodiche si rendono necessarie in casi selezionati e questo comporta un incremento della complessità della procedura chirurgica e delle possibili complicanze.