L’alcolizzazione percutanea (PEI) consiste nell’iniezione di alcool all’interno delle neoformazioni del fegato. L’alcool agisce distruggendo le cellule tumorali e creando fibrosi, ma è utile per lesioni di piccole dimensioni.
Il trattamento con il calore utilizzando la radiofrequenza (radiofrequency ablation – RFA) o le microonde (MW) si basa sulla distruzione della lesione mediante la distruzione termica “necrosi coagulativa” prodotto dal passaggio di onde elettromagnetiche attraverso il tessuto tumorale.
Il calore viene prodotto da uno speciale ago elettrodo introdotto nella lesione; nella maggior parte dei casi viene eseguita per via percutanea (ad addome “chiuso”) sotto guida ecografica, ma può essere eseguita anche sotto guida TAC o durante interventi laparoscopici o laparotomici. Il calore dell’energia distrugge sia le cellule sia determina la chiusura dei piccoli vasi sanguigni riducendo il rischio di sanguinamento.
Quali sono i benefici?
- Sono efficaci nell’epatocarcinoma (HCC) e metastasi epatiche, in casi selezionati.
- Secondo recenti studi, sono trattamenti definitivi in più della metà dei casi.
- Le complicanze gravi sono rare.
- Sono tecniche che si possono usare ripetutamente.
- Sono meno invasivi, richiedono minore tempo di esecuzione rispetto ad altre procedure.
- La degenza ospedaliera è abitualmente di due giorni e si possono riprendere le proprie abituali attività dopo pochi giorni.
Quali sono i rischi?
- Febbre post-procedura, che si risolve in pochi giorni con l’utilizzo di antipiretico.
- Danni agli organi vicini (colecisti, stomaco, colon) correlati alla diffusione del calore.
- Sanguinamento (raro, 1 su 1000 procedure eseguite).