Decorso post-operatorio
Il decorso post-operatorio è caratterizzato da una precoce ripresa della mobilizzazione del paziente già dalla prima giornata dopo l’intervento, favorendo una più veloce ripresa delle condizioni generali. Mediamente la degenza post-operatoria è tra i 5 e i 10 giorni, compatibilmente con il tipo di intervento e le condizioni del paziente.
Il dolore postoperatorio è costantemente controllato durante tutta la degenza mediante una stretta collaborazione con i colleghi anestesisti della Terapia Antalgica.
L’assunzione di cibo viene ripresa gradualmente già dal giorno dopo l’intervento e alla dimissione si può avere una dieta libera ed equilibrata.
Alla dimissione il paziente è in grado di mobilizzarsi ed alimentarsi autonomamente; abitualmente è possibile bagnare la ferita chirurgica e fare la doccia a domicilio.
Dopo circa 15 giorni dall’intervento, verrà comunicato il risultato dell’esame istologico definitivo, che servirà per stabilire l’iter terapeutico adeguato ed il follow-up.
Una volta giunto il referto dell’esame istologico definitivo, in caso di patologia maligna, il paziente verrà avviato ad un colloquio con i colleghi oncologi per eventualmente procedere con i protocolli chemio-radioterapici.
I pazienti vengono seguiti con controlli seriati presso il nostro Day Hospital, il giovedì pomeriggio dalle ore 14, previa prenotazione con impegnativa del Medico Curante tramite il CUP (045-8121212).
Quali complicanze dopo l’intervento chirurgico?
Le complicanze post-operatorie possono comparire in circa il 20% dei casi ma la maggior parte sono di facile risoluzione.
Tra queste, le più frequenti sono:
- Fistole biliari: si tratta di fuoriuscite di bile dalla superficie della resezione del fegato; i presentano in circa il 5-10 % dei casi e nella quasi totalità dei casi si risolvono spontaneamente.
- Sanguinamento: visibile tramite i drenaggi posizionati durante l’intervento, solitamente di lieve intensità, può risolversi spontaneamente o con il ricorso a emocomponenti. Nei rari casi di sanguinamento importante può rendersi necessario un nuovo intervento per identificare e fermare la causa del sanguinamento.
- Insufficienza epatica: è il ridotto funzionamento del fegato dopo l’intervento. Raramente questa complicanza è di grave entità, ma si può verificare in casi di resezioni epatiche molto estese o nei pazienti con patologie del fegato come la cirrosi. I segni caratteristici di questa complicanza sono l’ittero, l’ascite e le alterazioni della coagulazione.
- Complicanze respiratorie: nel postoperatorio possono presentarsi piccole infezioni o la comparsa di versamento pleurico. Queste complicanze sono normalmente di lieve entità e si risolvono con la terapia medica.
- Trombosi Venosa Profonda (TVP), Embolia Polmonare (EP): alterazioni della coagulazione con formazione di trombi nel circolo venoso degli arti inferiori, da cui possono staccarsi dei frammenti che possono ostruire vasi di calibro inferiore, come ad esempio i vasi polmonari, riducendo la capacità respiratoria. Per evitare questa complicanza si somministra eparina nel periodo postoperatorio, si utilizzano calze elastocompressive e si incentiva la mobilizzazione precoce del paziente.
- Complicanze generiche: infezioni della ferita chirurgica o sistemiche, complicanze cardiologiche, complicanze neurologiche, deiscenza delle suture, lesioni di altri organi gastrointestinali.